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Martedì 30 giugno 1908

Una gigantesca esplosione devasta un’area enorme nei pressi del fiume Tunguska, in Siberia. (lat.: 60° 55′ N lon.: 101° 57′ E).

Il fenomeno è noto come "evento di Tunguska" (in russo: Тунгусский феномен)

 

Ancora oggi le cause di questa esplosione rimangono avvolte nel mistero. Inizialmente si è pensato all'impatto o esplosione, non ancora del tutto certo, di un grande meteoroide, o di una cometa. Si ipotizza anche l'impatto con un blocco di antimateria proveniente dallo spazio, ipotesi tuttavia che non trova ampio sostegno dalla comunità scientifica.

 

L'esplosione, avvenuta a un'altitudine di 5–10 chilometri dalla superficie terrestre, abbatté decine di milioni di alberi ed il bagliore fu visibile a 700 km di distanza.

 

È il maggiore evento esplosivo naturale registrato nella storia recente in prossimità della Terra.

 

 

Martedì 11 febbraio 1958

Durante il ciclo solare n° 19 ,un intensa tempesta solare provoca la peggior tempesta geomagnetica del secolo.  Le aurore boreali arrivano a lambire i cieli dei tropici e risultano chiaramente visibili alle medie latitudini, fino al 40° parallelo, in tutto l'emisfero nord.

 

L'evento è talmente potente da causare un black-out totale di tutto il sistema radio di tutto il nord America.

 

Altri fenomeni estremi, causati dal massimo solare, avvengono il 13 novembre del 1960 e il 1 ottobre del 1961

 

 

Mercoledì 10 Settembre 2008

Al CERN di Ginevra viene fatto passare il primo protone all'interno del circuito dell’LHC, il Large Hadron Collider.

Iniziano una serie di esperimenti volti a cercare nuove particelle e provare diverse teorie prima di allora solo ipotizzate.

 

Craig è a capo di un gruppo speciale che si occupa di studiare e approfondire la teoria delle onde gravitazionali e quindi, indirettamentente, della possibilità di deformare lo spazio-tempo, proprio come teorizzato da Einstein nella sua teoria della relatività generale.

 

 

Gioverì 11 Febbraio 2016

Viene annunciata ufficialmente la conferma dell'esistenza delle onde gravitazionali, grazie allo studio condotto sull'impatto di due buchi neri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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